Una storia lunga oltre tre secoli e che conta 12 generazioni.
La famiglia Aggazzotti continua a dedicarsi agli straordinari prodotti del territorio Modenese – Aceti, liquori e vini – con passione e perseveranza. Negli stessi luoghi dove nel 1714 Stefano ha deciso di trasferirsi, nel 1862 Francesco ha scritto il primo documento sull’Aceto modenese (alla base del disciplinare di Produzione), oggi Ettore cura le antiche Acetaie.
“… Quanto al valore venale di costo, se abbiasi a tenere conto dell’immenso calo, e dell’interesse del capitale (150 anni) tenuto giacente per tanto tempo, ritengo possa riuscire piuttosto favoloso; che verosimilmente non mai però è reperibile. Sonvi infine non poche ricette e metodi per abbreviare un si lungo processo, coi quali ottiensi il concentramento, il colorito e densità e l’aroma artificiale con droghe, ma il minor dispendio e briga va sempre a scapito della qualità”
Francesco Aggazzotti, in una lettera all’amico Pio Fabriani, è il primo a mettere per iscritto il metodo di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena, figlio di una tradizione millenaria.
Ancora oggi questo documento è fonte di ispirazione per tutte le Acetaie di Modena, oltre che essere alla base del disciplinare di Produzione DOP dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.